Piano Mer: il progetto per monitorare gli habitat marini e tutelare i fondali italiani
Concetto fotorealistico @montericco.it
Il Marine Ecosystem Restoration (Mer) rappresenta un piano strategico nazionale dedicato al ripristino e alla tutela degli ecosistemi marini.
Finanziato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), il progetto introduce un approccio innovativo per la gestione delle coste e dei fondali italiani, anticipando le direttive della futura Nature Restoration Law dell’Unione Europea.
Coordinato da Giordano Giorgi, responsabile del Centro Nazionale Coste di Ispra, il Piano Mer prevede 37 interventi distribuiti lungo tutto il territorio costiero italiano, con un budget complessivo di 400 milioni di euro.
Gli interventi, da completare entro due anni, sono finalizzati alla protezione, mappatura e rigenerazione degli habitat marini, promuovendo un modello di sviluppo realmente sostenibile.
Tecnologia e ricerca per un Atlante digitale dei mari italiani
Tra le iniziative più ambiziose del Piano Mer spicca la prima mappatura completa delle coste e dei fondali italiani, affidata a un consorzio guidato dall’azienda Fugro.
Sistema di monitoraggio dei fondali marini del MER - fonte mer.isprambiente.it
Utilizzando sensori satellitari, veicoli sottomarini autonomi e tecnologie ottiche ad alta precisione, il progetto darà vita al primo Atlante digitale dei mari italiani, uno strumento fondamentale per monitorare la salute degli ecosistemi e pianificare le future politiche ambientali e di sviluppo dell’energia eolica offshore.
Questa fase esplorativa permetterà di analizzare anche aree finora poco conosciute del Mar Mediterraneo, comprese oltre 70 montagne sottomarine che costellano i fondali italiani. I dati raccolti contribuiranno a colmare le lacune conoscitive e a migliorare la gestione delle risorse marine nazionali.
Ripristino degli habitat marini: ostriche e Posidonia oceanica
Oltre alla mappatura, il Piano Mer punta al ripristino degli habitat marini attraverso progetti di conservazione concreti.
Concetto di fondale marino mediterraneo con Posidonia oceanica e luce naturale filtrata - fonte montericco.it
Tra questi, il recupero dei banchi di ostrica piatta europea nel Mar Adriatico, specie autoctona in forte declino, oggi oggetto di interventi in cinque regioni italiane. Parallelamente, si lavorerà alla rigenerazione della Posidonia oceanica, pianta fondamentale per la cattura di CO₂ e la protezione delle coste.
Azioni di tutela e sostenibilità ambientale
In linea con la Nature Restoration Law dell’UE, che prevede il recupero del 90% delle aree degradate entro il 2050, il Piano Mer si distingue per la capacità di anticipare gli obiettivi comunitari.
Oltre agli interventi diretti sugli habitat, il programma include la rimozione delle reti fantasma (“ghost nets”) e la creazione di campi di ormeggio ecologici, riducendo così i danni ai fondali provocati dalle ancore e dalle attività di pesca.
L’86,5% dei rifiuti marini deriva dalle pratiche di pesca: eliminare queste minacce significa preservare la biodiversità, proteggere le specie ittiche e migliorare la qualità delle acque.
Posidonia oceanica - pianta acquatica
Un impegno concreto per il futuro dei mari italiani
Il Piano Mer è dunque una iniziativa di grande rilevanza ambientale che unisce scienza, tecnologia e sostenibilità. Grazie al sostegno del Pnrr e alla collaborazione di enti di ricerca, istituzioni e imprese, il progetto rappresenta un passo decisivo per garantire ecosistemi marini più sani, resilienti e produttivi per le generazioni future.
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