La scalinata del Monte Ricco conduce dalla Terrazza di Ercole all’Eremo di Santa Domenica: un cammino tra natura, memoria e silenzio sacro, un sentiero di pietra che racconta la collina.
La scalinata del Monte Ricco è un sentiero di pietra che custodisce memoria e spiritualità, un percorso che accompagna il visitatore dalla Terrazza di Ercole fino all’Eremo di Santa Domenica, a quota 320 metri circa.
Non si tratta di un semplice collegamento, ma di un’opera architettonica di valore paesaggistico e simbolico, che segue armoniosamente la pendenza naturale del colle e ne racconta l’identità.
La costruzione voluta dal conte Vittorio Cini
La sua origine risale al primo Novecento, quando il conte Vittorio Cini fece costruire, insieme alla residenza estiva e ai giardini, anche questa scenografica scalinata per raggiungere l’eremo medievale trasformato in luogo privato della famiglia. Concepita come parte integrante del complesso, la scalinata univa l’elemento architettonico alla sacralità del paesaggio, costituendo un vero e proprio percorso d’ascesa spirituale.
Un percorso che sale verso l’Eremo
Il cammino inizia dalla Terrazza di Ercole, a circa 255 metri di altezza, e si snoda in una sequenza di gradoni in trachite e pietra che si inerpicano tra cipressi e vegetazione spontanea. In circa 10-15 minuti di salita si raggiunge la sommità del colle, dove sorge l’Eremo di Santa Domenica, in un crescendo di silenzio e contemplazione. Ogni gradino conserva i segni dell’uso e della storia, trasformando il percorso in un’esperienza che va oltre la semplice passeggiata.
Il restauro del 2023
Nel 2023 la scalinata è stata oggetto di un importante intervento di restauro e ripulitura promosso da Angelo Mandato, attuale proprietario del colle ed erede della sua tutela. L’opera ha permesso di restituire ai visitatori la possibilità di percorrere in sicurezza questo tracciato suggestivo, recuperando l’autenticità del cammino senza alterarne l’anima storica.
Un luogo simbolico di Monselice
Oggi la scalinata del Monte Ricco si presenta come un luogo simbolico di Monselice: un itinerario breve ma denso di significati, che unisce natura, memoria e architettura. Un’esperienza ideale per chi cerca autenticità e contemplazione, immerso nel verde e nella storia di uno dei colli più affascinanti del territorio euganeo.
